Dirk Gently, Agenzia di investigazione olistica by Douglas Adams

autore:Douglas Adams [Adams, Douglas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 8817695041
editore: Rizzol
pubblicato: 1989-01-09T23:00:00+00:00

Capitolo Diciassettesimo...

Il Monaco Elettrico non riusciva più a trovare nulla in cui credere. Nel giro di poche ore si era fanaticamente aggrappato a una incredibile serie di nuovi e sconcertanti convincimenti, ma nessuno gli aveva dato quell'assoluto e agognato conforto spirituale che era in fondo lo scopo a cui tendeva o meglio era obbligato a tendere.

Il Monaco era stanco. Demotivato, giù di giri.

Come se non bastasse, gli era anche accaduto un fatto incredibile e sconcertante: aveva perduto il cavallo. Si trattava, a dire il vero, di un animale stupido e inutile, probabilmente non valeva la pena che una mente superiore come la sua, programmata per albergare più sublimi pensieri, si angustiasse per la perdita di un banale cavallo, eppure quel ronzino gli mancava. Avrebbe voluto salirgli in groppa, accarezzarlo, sincerarsi della sua tontaggine e della sua innata incapacità di comprendere i grandi dubbi esistenziali.

Chissà dov'era finito...

Rimuginando questi pensieri, il Monaco fece ciondolare malinconicamente le gambe dal ramo su cui si era appollaiato per trascorrere la notte. Era salito in cima a quell'albero alla ricerca di un fantasmagorico ideale da seguire, poi il cervello gli era andato in tilt ed era rimasto lì tutta la notte ad aspettare che gli si schiarissero le idee.

Ma la luce del giorno non aveva fugato i suoi dubbi e infatti, accoccolato sul ramo, il Monaco si chiedeva come fare a scendere. Per un lungo, pericolosissimo istante si era quasi convinto di poter volare! Ma la fortuna lo aveva assistito ancora una volta e il dispositivo automatico di ricerca e auto-eliminazione degli errori era puntualmente entrato in funzione, cancellando l'istruzione sbagliata e pregandolo di non concepire mai più trovate così idiote.

Il malsano proposito di spiccare il volo era stato eliminato, ma il problema di come scendere dall'albero restava.

La fede, si sa, conforta e aiuta. Perché allora quel fervido impulso spirituale che, nottetempo, gli aveva suggerito di cavalcare le ali della speranza e di lasciarsi trasportare in cima all'albero, era poi svanito nel nulla alle prime luci del giorno, senza neppure suggerirgli come fare a ridiscendere a terra? Non era la prima volta che questi ardenti aneliti notturni lo piantavano in asso sul più bello, ma il Monaco non aveva ancora imparato a diffidare.

Mentre rimuginava sui pericoli di questi folgoranti fervori, si ricordò di aver visto delle fiamme — fiamme vere! — divampare poco prima dell'alba non lontano da lì.

Strano a dirsi, ma l'incendio sembrava essere scoppiato proprio nel luogo dal quale si era appena allontanato per obbedire all'istinto spirituale che gli suggeriva di elevarsi verso il cielo. Il comando divino era stato puntualmente eseguito, peccato che in realtà il povero Monaco si fosse poi trovato ad altezze vertiginose, sì, ma solo sulla cima di un banalissimo albero. Quanto avrebbe voluto precipitarsi ad adorare quel fuoco, votarsi per l'eternità alla sacra fiamma! E all'improvviso, quando stava ancora cercando di scendere dall'albero, erano arrivati i pompieri a sirene spiegate e avevano spento l'incendio. Con la scomparsa di quel divino fuoco, un'altra incrollabile certezza del Monaco era andata a

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